Dopo un mese e mezzo
di estenuante procrastinazione eccomi qua.
Ritrovarsi a dover scrivere il primo post è
veramente difficile: non si è mai pronti. Si è sempre troppo impegnati o troppo
giù di morale per trovare mezz’ora da dedicare a sé stessi. Mai pronti per raccogliere
le idee e troppo spaventati di risultare poco simpatici, o poco brillanti.
Mi chiamo Sara e ho 28 anni (quasi). Abito a Milano, dove mi
sono laureata in Product Design al Politecnico. Negli ultimi due anni e mezzo
ho collaborato con uno studio milanese di ricerca e tendenze, prima di aprire
la mia attività indipendente. Ho sempre desiderato occuparmi di un progetto di
design applicato alla cosmesi, ed è questo il vero motivo per cui ho deciso di
aprire un blog sul tema.
La cosmetica è da cinque anni a questa parte una mia grande
passione, sebbene fin da piccola (come molte di voi, probabilmente) amassi
frugare tra i rossetti di mia madre. Un giorno li contai: ne aveva
cinquantasei. CINQUANTASEI. Erano tutti dello stesso colore - o almeno quello
che io credevo fosse un solo colore - declinato nelle più svariate textures e
finiture.
Uno in particolare si distingueva dalla massa: era di Estée
Lauder, un rosso brillante che richiamava alla mente appuntamenti importanti e
abiti da sera. Il packaging era imponente, di metallo dorato lucido, con tante
venature che somigliavano alle pieghe di un tessuto.
Due cose su tutte, però, lo differenziavano dagli altri
rossetti: il peso, e il suono solido quando si chiudeva l’astuccio.
Naturalmente all’epoca non potevo comprendere la portata di
questi piccoli dettagli. Fu solo quando iniziai a studiare design che capii
come queste e altre componenti siano il risultato di approfondite ricerche, il
cui fine è dare ad un prodotto piccolo come un rossetto un valore che vada al
di là della semplice funzionalità. Questo valore è la memoria, l’affezione
all’oggetto.
Nel mio blog parlerò perciò di cosmetica dal punto di vista
del designer: osserverò le tendenze attuali e future, ne studierò i colori, i
materiali e le finiture, facendo un'analisi percettiva di un determinato
prodotto e/o brand il più completa possibile.
Quindi, in bocca al lupo a me!
P.S. Un mese fa ho
chiesto a mia mamma di darmi quel rossetto, ma dopo ben 18 anni ha deciso di
buttarlo perché era andato a male. Mi è dispiaciuto un sacco.